Oggi, giovedì 12 maggio, nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, Fondazione Umberto Veronesi ha premiato 138 ricercatrici e ricercatori di università e centri di ricerca italiani e stranieri, vincitori del bando pubblico per il finanziamento di una borsa di ricerca annuale.
Per l’Università di Torino sono stati premiati Maria Chiara De Santis, Jean Piero Margaria, Roberto Ruiu, Maximilian Kramer-Drauberg, Chiara La Rosa, Marilena Marraudino, Roberta Parolisi e Gabriella Testa, che svilupperanno i loro progetti nei laboratori dell’Ateneo torinese grazie al finanziamento di Fondazione Umberto Veronesi.
Il progetto presentato da Maria Chiara De Santis, ricercatrice del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, ha l’obiettivo di studiare il ruolo della proteina PI3K-C2a nello sviluppo del tumore al seno metastatico e nell’influenza della risposta terapeutica.
Lo studio di Roberto Ruiu, ricercatore al Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia degli inibitori dei checkpoint immunologici nella terapia del tumore al seno, attraverso l’inibizione della molecola xCT.
Il progetto di Jean Piero Margaria, ricercatore al Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, ha lo scopo di studiare i meccanismi molecolari innescati dall’attivazione di Rab11 nel tumore al seno metastatico per identificare nuovi bersagli terapeutici.
Maximilian Kramer-Drauberg, ricercatore al Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, svilupperà un progetto che ha l’obiettivo di studiare il ruolo dell’ossidazione nell’oncogene KRAS, ed esplorare un nuovo approccio terapeutico anti-KRAS nel carcinoma polmonare umano.
Il progetto di Chiara La Rosa, ricercatrice al Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO), ha lo scopo di valutare l’effetto dell’inquinamento acustico sui circuiti neuronali del sistema uditivo e sulla percezione del suono.
Marilena Marraudino, ricercatrice del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO), svilupperà un progetto che ha l’obiettivo di verificare se una dieta post-natale ricca di fitoestrogeni sia in grado di alterare i circuiti neuronali che regolano i disturbi dell’umore e l’obesità.
Il progetto presentato da Gabriella Testa, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, ha lo scopo di studiare la capacità dell’idrossitirosolo, componente dell’olio di oliva, di prevenire la neuroinfiammazione nella malattia di Alzheimer.
Lo studio di Roberta Parolisi, ricercatrice al Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO), ha l’obiettivo di identificare i meccanismi molecolari responsabili del legame tra particolato e rischio di sclerosi multipla.
Fondazione Umberto Veronesi, nasce nel 2003 con lo scopo fondamentale di promuovere e sostenere la ricerca e la divulgazione scientifica attraverso il finanziamento di progetti di ricercatori e ricercatrici attivi nei settori più avanzati dell’oncologia.
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