Alloro, proprietà e controindicazioni - Cure-Naturali.it

2022-04-19 08:51:56 By : Ms. Sherry Wang

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Credit foto © belizar -123rf

L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta della famiglia delle Lauraceae. Utile in caso di disturbi allo stomaco e coliche, è usato per curare febbre e tosse. Scopriamolo meglio.  

Le foglie e le bacche di alloro contengono olio essenziale, acidi grassi, lattoni sesquiterpenici e flavonoidi.

Grazie alla presenza di queste sostanze, l'alloro ha proprietà:

Sebbene oggi l'utilizzo terapeutico dell'alloro sia desueto, questa pianta è stata ampiamente utilizzata in passato per le sue proprietà curative.

In particolare, l'alloro è usato tradizionalmente:

Sia le foglie che le bacche esercitano azione diaforetica, utile per stimolare la sudorazione, in caso di febbre e stati influenzali; ed espettorante, indicata per eliminare il catarro bronchiale e in caso di tosse.

Nell'uso esterno , le bacche fresche sono utilizzate per preparare l'oleolito di alloro , o olio laurinato , con effetto antinfiammatorio , emostatico e astringente, estremamente efficace per lenire reumatismi, artrite, dolori muscolari o per facilitare la ripresa dell'uso delle articolazioni dopo ingessature, contro traumi di varia natura, ecchimosi ed ematomi.

Infine l'acido laurico contenuto nelle foglie, possiede proprietà repellenti naturali contro insetti e parassiti. 

L'alloro commestibile, usato come aromatizzante in cucina, è il Laurus nobilis, albero di piccole dimensioni della famiglia delle Lauraceae e noto come alloro o, in gergo, lauro.

Lauro e alloro non sono la stessa pianta però. L'alloro è un piccolo albero della famiglia delle Lauraceae, mentre il lauro o lauroceraso è un arbusto sempreverde della famiglia delle Rosaceae, spesso coltivato a scopo ornamentale come siepe. La principale differenza, oltre al portamento, risiede nelle foglie:

Le foglie di alloro vengono utilizzate come aromatizzante in cucina, intere o spezzettate e come rimedio erboristico. In genere si preferisce sottoporre le foglie a una breve decozione anziché ricorrere all'infuso di alloro, perché le foglie di alloro sono particolarmente coriacee.

da 10 a 20 gr di foglie di alloro per un litro di acqua.

Versare l'alloro nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e bere l'infuso per favorire la digestione, soprattutto, per chi ha problemi di fermentazione, aiuta nei  casi di inappetenza, combatte i dolori dello stomaco e gli stati influenzali.

Unguento con bacche di alloro

Noto come unguento laurino, si prepara con olio di alloro ottenuto dalle bacche e si utilizza in caso di dolori reumatici.

Si usa dilutio in olio di oliva per massaggi contro i reumatismi e come insetticida e repellente nell'orto e per gli animali domestici.

Usato come aromatizzante o in tisana, l'alloro non presenta tossicità. L'uso di prodotti contenenti alloro è controindicato nelle persone allergiche, che possono sviluppare reazioni anche per contatto con le foglie o con l'olio essenziale.

L'albero di alloro è comune nelle zone mediterranee, dove nasce spontaneo. Presenta fusto eretto e corteccia verde nerastra e ha portamento arboreo o arbustivo. Le foglie , ovate, sono verde scuro, coriacee e molto profumate; la pagina superiore è lucida di colore verde intenso, quella inferiore è opaca. L'alloro è una pianta dioica, cioè esistono esemplari maschili e femminili. I fiori di alloro , di colore giallo chiaro, sono riuniti a formare un’infiorescenza a ombrella e compaiono a primavera. I frutti sono drupe nere e lucide (quando mature) che contengono i semi di alloro.

Diffuso lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell'Asia Minore, in Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste: mentre è coltivato nelle regioni settentrionali. 

I Greci pensavano che le sue foglie avessero il potere di trasmettere il dono della divinazione, di allontanare la malasorte e le malattie contagiose. A Delfi, sede dell'oracolo di Apollo, i sacerdoti del dio e la pizia masticavano o bruciavano foglie di Alloro per stabilire la comunicazione con gli Dei e dormivano su "materassi" fatti di strati dei suoi fuscelli, per favorire i sogni premonitori.

Nel mito raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi, la ninfa Dafne, il cui nome significa appunto "lauro" (alloro), fu il primo amore del dio Apollo. La giovane, per sfuggire al corteggiamento del dio, si fece trasformare dalla madre Gea in una pianta di alloro. Il dio, ormai impotente, decise di onorare questa pianta rendendola sempreverde e di farla a lui sacra. Da quel momento in poi, gli uomini l’avrebbero adoperata come simbolo di gloria, da porre sul capo dei migliori, eroi, geni e saggi, capaci di imprese esaltanti.

Anche a Roma era considerato il segno del trionfo, tanto che i generali vittoriosi ne indossavano una corona fatta con le sue fronde, quando venivano festeggiati sul Campidoglio. Si narra, infatti, che fu Giove stesso a donarla a Cesare per celebrare le vittorie dell'imperatore.

Per molto tempo il Lauro è stato usato come rimedio contro la peste, mentre, nel Medioevo, le foglie d'alloro erano considerate un rimedio naturale adatto a regolarizzare il ciclo mestruale.  

Con l'oleolito di alloro si prepara il sapone di Aleppo, tipico della Siria e più precisamente della città di Aleppo, da cui prende il nome, particolarmente adatto alle pelli delicate e a chi soffre di allergie e intolleranze ai profumi ed altri additivi, comunemente presenti nei detergenti per l’igiene personale.

La diffusione e l'ampio uso che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato l'alloro ad essere inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T), e dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.

"Detox" ovvero le diete e i cibi che possono far funzionare meglio i normali meccanismi di depurazione e disintossicazione dell'organismo.

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