Partita la corsa all’aumento: colpa anche di trasporti e materia prima. Protestano i consumatori: “Così la colazione diventerà un lusso”
ROMA - Un rito, un'abitudine, un piacere, un vizio, una scusa, una necessità. Il caffè al bar è l'appuntamento fisso per 5 milioni e mezzo di italiani. Un risveglio che però quest'anno sa d'amaro. Perché tra il rialzo delle quotazioni delle materie prime, l'aumento dei costi di importazione e logistica e il caro-bollette, alla voce "caffè" sullo scontrino si potrebbe arrivare a battere la cifra record di 1,50 euro a tazzina.
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