Nuovi studi hanno scoperto che un nutriente presente nelle fave del cacao, potrebbe dare effetti benefici abbassando il consumo di ossigeno e migliorando le prestazioni. Ma solo in alcuni casi...
Da anni, il cioccolato fondente è considerato un dolce amico per la prevenzione della malattie cardiovascolari. Ma studi recenti della Kingston University in Inghilterra, sembrerebbero promuoverlo ad un ruolo ancora più importante per quanto riguarda gli effetti che può regalare in campo sportivo.
I ricercatori, infatti hanno scoperto che, un nutriente trovato all'interno della fave di cacao, la epicatechina, potrebbe dare benefici simili a quelli del succo di barbabietola.
I ricercatori hanno selezionato nove ciclisti e hanno misurato gli effetti del consumo giornaliero di cioccolato in due diversi test, prima monitorando il loro livello generale, per poi passare a misurare il consumo di ossigeno durante una pedalata di 20 minuti a ritmo costante e durante uno sprint a tutta velocità della durata di due minuti.
Nelle due settimane successive sono stati poi divisi in due gruppi. Entrambi i gruppi hanno inserito il consumo di 40 grammi di cioccolato nella loro dieta quotidiana. Ma il primo gruppo ha mangiato cioccolato fondente, mentre al secondo è stato dato cioccolato bianco, con bassissimo contenuto di epicatechina a causa della lavorazione.
Dopo due settimane i test sono stati ripetuti e le diete invertite. Dopo altre due settimane sono stati eseguiti nuovi test.
I risultati sono apparsi subito chiari: il gruppo che ha consumato cioccolato fondente, durante gli sprint ha mostrato lievi miglioramenti, percorrendo una maggiore distanza rispetto ai test iniziali (circa un decimo). Nel test dei 20 minuti, invece, i ciclisti che avevano mangiato cioccolato fondente hanno consumato meno ossigeno rispetto a quanto invece fatto da chi aveva mangiato esclusivamente cioccolato bianco, mostrando un miglioramento della prestazione del 21% rispetto a chi non aveva mangiato cioccolato e dell'11% nei confronti di chi aveva consumato solo quello bianco.
Proprio quella minore richiesta di ossigeno è il fattore di maggior interesse secondo Jane Burrell Uzcategui, istruttore di nutrizione alla Syracuse University. "Ciò che questa ricerca ci mostra è che [il cioccolato fondente] potrebbe essere un alimento interessante per chi corre brevi distanze come i 5K".
Ha poi aggiunto che, il cioccolato fondente può migliorare la resistenza di un runner allo stesso modo del succo di barbabietola. Ma ha una durata limitata nel tempo, e probabilmente non è i grado di aiutare chi impiega 45 minuti per completare un 5K.
"La mia preoccupazione è che molti potrebbero iniziare ad aggiungerlo alla propria dieta per gli effetti benefici che ha, ma senza tenere conto dei reali risultati a cui può portare e agli effetti contrari", ha detto Uzcategui.
A coloro che pensano di aumentare il consumo di cioccolato fondente (che deve essere almeno al 70%) consiglia di farlo in modo consapevole, prestando attenzione alle giuste porzioni (il numero di calorie è comunque alto), a quanto spesso lo mangiano e quali sono i risultati che sperano di ottenere. Gli studi non hanno ancora dimostrato quanto sia il consumo ideale.
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