La salvia è molto usata in cucina, ma oltre a dare sapore ai nostri piatti, è ricchissima di proprietà terapeutiche. Il particolare nome deriva proprio dalle sue incredibili virtù salutari, conosciute fin dai tempi più antichi. Il termine, infatti, deriva da salvus: sano.
La salvia non è solo una pianta aromatica che insaporisce divinamente i piatti della cucina mediterranea e non solo. Esistono degli utilizzi alternativi che vale la pena conoscere: dalla cura della pelle alla caduta dei capelli, dall’igiene orale al controllo della sudorazione. Un’arma segreta versatile, un alleato che non si vorrà più lasciare.
Non bisogna fermarsi alla superficie, indagare a fondo e sperimentare spesso premia. Questo è il caso della salvia che non è soltanto una pianta, un aroma particolare da utilizzare per preparare delle gustose ricette, è molto di più e serve per:
La salvia sembra essere in grado di alleviare disturbi come nevrosi, depressione e neuroastenia grazie alla sua azione tonica – in particolare . Ma anche i disturbi da essi derivanti come tremori e vertigini. Un tempo, a tale scopo, si utilizzava fumandola nella pipa in sostituzione del tabacco. Un’infusione di circa 20 grammi per litro d’acqua permetterebbe di aumentare la forza ai convalescenti e alle persone debilitate. Tuttavia, sembra che debba essere adoperata con parsimonia dalle persone che hanno un temperamento “sanguigno”.
La salvia è anche un potente rimedio contro i disturbi digestivi, regolarizzando tutti problemi legati alle secrezioni. Ottima contro atonia gastrica, nausea, vomito e diarrea. I nostri nonni usavano preparare un vino di salvia con un litro di Porto e 80 grammi di foglie di salvia fresche. A scopo digestivo se ne assumeva un cucchiaio dopo i pasti principali. Mentre per la diarrea dei lattanti si preparava uno sciroppo di mirtilli insieme a foglie di salvia.