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La stipsi ostinata o stitichezza cronica rappresenta un fastidioso disturbo intestinale che colpisce soprattutto le donne, caratterizzata da un’evacuazione scarsa o assente delle feci, attribuibile a cause fisiologiche, ormonali o anche psicologiche ed emotive. Intendiamo questo disturbo come una forma di stitichezza più ostinata, in cui la peristalsi intestinale è estremamente lenta, addirittura si indicano meno di 3 movimenti intestinali a settimana.
La stipsi cronica è tale quando si interrompe l’evacuazione delle feci per un arco di tempo di tre giorni almeno o non si mantiene il ritmo costante dell’evacuazione giornaliera. I fattori causali dietro a questo tipo di fenomeno possono essere di diversa natura: fisiologici, neurologici, muscolari, ormonali.
Anche un tipo di alimentazione poco sana e non equilibrata può intaccare le funzionalità di stomaco e intestino: consumare i pasti in condizioni di tranquillità, adottare una dieta ricca di fibre, bere molta acqua nell’arco della giornata sono abitudini che favoriscono una corretta digestione e assimilazione dei cibi.
La sedentarietà è ugualmente nemica dell’intestino: bisognerebbe assicurarsi almeno 30 minuti di movimento, inteso come camminata, al giorno.
La visione psicosomatica, interpreta la stipsi cronica come la paura del mondo esterno e la volontà di non “lasciare scappare” le emozioni, mantenendo un atteggiamento forzatamente e ostinatamente conflittuale con il mondo e con se stessi. In campo bioenergetico si lavora molto per riequilibrare lo scambio del dare-avere e sul fattore ritenzione, elementi che entrano in gioco quando ci si chiude e si tende a "trattenere" piuttosto che a "liberare" qualcosa.
I sintomi manifestati da stipsi ostinata sono feci grumose e dure, sensazione di blocco nel retto, movimenti intestinali insufficienti, necessità di ricorrere ad aiuti meccanici per l’evacuazione.
Il protrarsi di lunghi periodi di stipsi ostinata negli adulti può portare a gravi conseguenze per le quali si deve poi intervenire con l’ausilio di uno specialista. Le conseguenze più comuni sono la formazione di emorroidi, interne o esterne, una lacerazione molto dolorosa come la ragade anale e un indebolimento della tonicità con prolasso rettale.
Studi endoscopici o radiografici possono ovviamente diagnosticare a fondo le cause fisiologiche di uno scorretto e irregolare transito intestinale.
La diagnosi viene effettuata attraverso esami prescritti dal medico proctologo, specialista del caso che partendo da un'ispezione fisica generale e da un esame rettale digitale approfondirà lo stato della condizione sia a livello sistemico con analisi del sangue per verificare i parametri tiroidei e i livelli di calcio, una radiografia, una sigmoidoscopia per indagare retto e parte inferiore dell’ano, oppure una colonscopia per esaminare l’intero colon.
In fase di diagnosi può essere utile effettuare i test relativi alla celiachia. Alcuni tra i sintomi in questi casi sono episodi di diarrea alternati a fasi di stipsi, dovuti all’intolleranza al glutine e all’infiammazione della mucosa intestinale, che causa un malassorbimento dei nutrienti.
Per facilitare il transito intestinale si possono adottare poche e semplici regole alimentari:
La natura ci viene in aiuto in caso di stitichezza ostinata con rimedi immediati, che possiamo adottare anche in caso di stipsi ostinata nell’anziano.
Si tratta di lassativi naturali, che troviamo sottoforma di integratori di fibre oppure in tisane emollienti a base di malva e altea e rimedi erboristici antrachinonici come cascara, senna, rabarbaro e frangula. In caso di stipsi ostinata oltre ad una dieta ricca di fibre è necessario integrare per breve tempo soluzioni che abbiano effetto rapido e poi instaurare una profilassi con rimedi più blandi.
In caso di stipsi ostinata nei bambini e negli anziani si raccomanda di consultare il medico prima di assumere preparati antrachinonici, oltre che per verificare possibili interazioni con i farmaci, anche per valutare la possibilità di utilizzare altri rimedi più delicati come per esempio la mannite, un blando lassativo che non irrita la mucosa intestinale, non provoca coliche o possibili nausee.
Esistono anche esercizi appositi che vengono dalla pratica yogica e una precisa attività fisica che va agire sull’addome per combattere la stitichezza ostinata. Anche la respirazione è fondamentale per l’azione che svolge di massaggio profondo e viscerale.
Ogni indicazione qui riportata è a carattere divulgativo e non si sostituisce al parere del medico o di un esperto che potrà consigliare nel modo migliore per ogni singolo e personale caso.
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