Un estratto a base di semi d'uva può eliminare l'azione delle cellule che causano l'invecchiamento, migliorando la salute e la longevità.La scoperta, pubblicata lunedì (6) sulla rivista scientifica Nature Metabolism, è il risultato di una ricerca che ha indagato i meccanismi in grado di inibire l'azione delle cosiddette cellule senescenti, che contribuiscono al declino funzionale degli organi, costituendo un fattore di rischio per malattie croniche.Le cellule normali del nostro corpo diventano senescenti a causa dell'esposizione a sostanze chimiche e radiazioni, o con l'età.Quando si verifica uno di questi fattori, queste unità vitali iniziano a sviluppare il fenotipo secretorio associato alla senescenza (SASP).È il progressivo accumulo di queste cellule che accelera il declino della funzione fisica legato all'età e la cronicizzazione di varie patologie.Nel presente studio, scienziati cinesi e americani hanno testato l'applicazione di estratti naturali in un modello con cellule prostatiche umane in coltura.Tra tutte le applicazioni, uno dei componenti principali dell'estratto di semi d'uva – il flavonoide procianidina C1 (PCC1) – non solo ha ucciso le cellule senescenti, ma ha lasciato intatte le cellule normali.Fonte: Shutterstock/Riproduzione.Fonte: ShutterstockPCC1 è stato somministrato a topi invecchiati, irradiati con cellule senescenti impiantate o naturalmente invecchiati.La sostanza, un polifenolo che si trova naturalmente nei semi d'uva, allevia le disfunzioni fisiche e prolunga la sopravvivenza dei soggetti.Applicate a una popolazione di 48 maschi e 43 femmine di età compresa tra 24 e 27 mesi (equivalenti a tra i 75 e i 90 anni in un essere umano), le iniezioni bisettimanali di PCC1 sono state in grado di aumentare la durata residua della vita di questi topi "anziani" in più di 60%, che ha rappresentato un aumento della vita utile totale di circa il 9%.La conclusione della ricerca è che il PCC1 è un agente senoterapico naturale, con una comprovata attività in vivo e un alto potenziale da utilizzare come intervento clinico in grado di ritardare, alleviare o addirittura prevenire patologie legate all'invecchiamento.Tuttavia, gli autori ritengono che questo meccanismo di azione molecolare richieda ancora ulteriori chiarimenti, oltre ad attente valutazioni per l'applicazione del principio attivo nell'uomo.ARTICOLO Natura Metabolismo: doi.10.1038/s42255-021-00491-8© COPYRIGHT 2022 - NO ZEBRA NETWORK SA TUTTI I DIRITTI RISERVATI.